Programma 2017 di Gruppo Arteam Jobel Teatro

Attività inserita nell'art. 45 e suddivisa per obiettivi (A, C)

Obiettivo A

Residenza multidisciplinare che prevede l’ospitalità di 4 formazioni: compagnie, artisti singoli e associati.
I progetti ospitati (multidisciplinari, e provenienti da un panorama nazionale ed europeo) sono: “INTO THE MOON”, spettacolo per bambini e ragazzi in un viaggio tra lo spazio e la luna per scoprire l’importanza degli oggetti, del loro passato e futuro della Compagnia Molino Rosenctratz; “OVVIO”, studio di circo contemporaneo sul tema dell’ equilibrio di Koletiv Lapso Cirk; "NELLA SOLITUDINE", spettacolo di teatro e danza contemporanea di F. Lombardo – P. T. Leyton – F. Innocenzi; “OSCAR E LA DAMA IN ROSA”, spettacolo di teatro di figura per bambini e ragazzi della Compagnia Two Little Mice.

Obiettivo C  

Le azioni di formazione ed educazione del pubblico sono realizzate con il coinvolgimento degli artisti in residenza. Ogni spettacolo prevede l’organizzazione di una prova aperta per i giovani del territorio. Inoltre, ciascun gruppo ospite andrà ad incontrare gli studenti di alcuni istituti scolastici locali per coinvolgere i ragazzi e presentare il proprio progetto creativo. Sempre rivolto al pubblico giovane, sarà un laboratorio stabile di educazione ai linguaggi del teatro contemporaneo presso il teatro F. Tozzi di Casaprota.

Indicazione di compagnie e artisti in residenza

Compagnia/Artista (con indicazione sito internet)

Titolo progetto

Date periodo residenza

Eventuale spettacolo finale (data)

MOLINO ROSENCRATZ (Compagnia Acqualta)www.molinorosenkranz.it 

INTO THE MOON

29/9/2017 – 18/10/2017

Casaprota

KOLETIV LAPSO CIRK
www.lapsocirk.com

OVVIO

8 – 27/11/2017

Poggio Moiano

 

F. Lombardo – P.T. Leyton – F. Innocenzi

NELLA SOLITUDINE

25/10/2017 – 7/11/2017

28/11/2017 – 3/12/2017

Poggio Moiano

 

TWO LITTLE MICE

OSCAR E LA DAMA IN ROSA

2 – 22/12/2017

Casaprota

 

 

Breve descrizione dei singoli progetti delle compagnie in residenza

  • Into the moon - Compagnia Molino Rosenctratz

into the moon“Vi siete mai chiesti che fine ha fatto quel calzino spaiato, la chiave della bicicletta e quella bella matita che non troviamo più perché da un giorno all’altro sembrano scomparsi nel nulla? E il ricordo di tutti i sogni che facciamo la notte?”
Astolfo e il suo magico Ippogrifo ci porteranno in un viaggio straordinario nello spazio, sulla Luna, alla scoperta di questo satellite magico e così ricco di mistero. Capiremo insieme cosa si potrebbe trovare lassù, cosa l'uomo usa e getta continuamente e poi se me dimentica. Un improbabile e movimentato viaggio che ci farà capire l'importanza degli oggetti, del loro passato e futuro, l'importanza del riuso creativo e come evitare lo spreco. Il mondo della Luna sarà realizzato attraverso il ricorso alle tecniche del Teatro delle Ombre: qui, sulla Luna, ogni cosa si trasforma e perde peso, forma e consistenza.
In contrapposizione il mondo terrestre è rappresentato dagli oggetti di vita quotidiana, posti sotto un’altra luce, un altro occhio attento e creativo, vivendo di vita propria ed animandosi con caratteri ben precisi e comunicando tra loro. Un narratore legherà i due mondi, portando gli spettatori in un viaggio dalla Terra alla Luna.

  • OVVIO - Koletive Lapso Cirk

 Una ricerca di “equilibrio” nella sua forma più pura; uno studio sul comportamento umano portato alle sue più estreme forme di squilibrio. Un’attenta analisi sulla capacità di attenzione del pubblico il quale, confrontandosi con varie situazioni ad alta tensione, si tramuta progressivamente accompagnando i due artisti nei successi o nei fallimenti delle loro evoluzioni fisiche in scena. Tutto ciò senza mai perdere di vista l’obiettivo primario: una allegra esplorazione di ciò che è “possibile”. Fino a dove ci si può spingere prima che l’inevitabile accada? Non si può infatti combattere la forza di gravità per sempre…. OVVIO!

  • Nella solitudine - F. Lombardo, P.T. Leyton, F. Innocenzi

nella solitudine“Ci sono due uomini. Che si guardano in faccia. All'altezza degli uomini non dei cani. Non sono animali eleganti che si sfidano per l'ultimo osso né bestioline che si azzannano per un semi riparo. Non sono neanche personcine per bene che filosofeggiano sulle massime aspettative con un dialogo pronto per una società conforme alla legge. Sono due corpi che si incontrano. Propongono le linee di uno scontro, di un duello, di una pace, di un patto,  e di una coltellata alle spalle. Esistono unioni, sodalizi, nuove creazioni, unioni di forza o solo identità scambiabili, vendibili, sfruttabili. Povere solitudini fisiche.”
Partendo dal testo, cerchiamo un'azione, un movimento, un energia figlia di questa transazione losca che descrive Koltès.  Un faccia a faccia di due uomini che partono dall'azione semi quotidiana di uno scambio per finire nel buco nero della materia umana stessa che si sono venduti. Il deal vero e proprio diventa un pretesto per accingere ad equilibri umani molto più precari dell'azione stessa: il potere, il denaro, la relazione, l'amore,  la legge, la società, la morte e la rinascita emergono come boe da questo libro. Il tentativo di proporre un testo ma senza testo, percorrendo la via della fisicità come comprensione e motore di narrazione.

  • Oscar e la dama in rosa - Two Little Mice

Lo studio scenico che si intende realizzare è liberamente ispirato all’omonimo libro dello scrittore e drammaturgo francese Eric-Emmanuel Schmitt, riadattato secondo i canoni del Teatro di Figura.
Per Teatro di Figura si intende quella particolare arte teatrale che utilizza burattini, marionette, pupazzi, ombre o oggetti, come segni di un linguaggio estetico fortemente visivo. Il Teatro degli Oggetti, in particolare, utilizza solamente oggetti di uso comune.  La storia paradossale e toccante di Oscar, raccontata con l’irriverenza senza filtri e priva di giudizio di un bambino, ben si presta ad essere interpretata da oggetti animati, utensili che abitano comunemente le corsie degli ospedali e le vite dei malati.
Solo gli oggetti presi nella loro semplicità, così come semplici sono i pensieri dei bambini, sanno trasmettere grandi verità con parole facili.
Oscar è un bambino a cui restano pochi giorni di vita, che decide di vivere come fossero cento anni. I suoi genitori ed i medici non parlano mai della malattia e non rispondono alle sue domande, per questo Oscar si rivolge a Dio: ogni giorno gli scrive una lettera come fossero passati dieci anni dall’ultima volta. Alla fine di questo viaggio fantastico durato cento anni, Oscar muore pacificamente, avendo vissuto tutte le fasi della vita di un uomo ed avendo fatto pace sia con “i grandi” che con la propria malattia.

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ultima modifica 2017-11-13T11:35:00+01:00
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