Programma 2016 di Atto Due
Obiettivo A
Attodue ha anche quest’anno posto un focus sull’obiettivo A ospitando gruppi e formazioni giovani presenti sul territorio.
Il progetto 2016 di Residenza artistica ha visto coinvolti tre diverse formazioni e compagnie: Teatro Sotterraneo; Silvia Franco per Associazione Culturale ZOOteatro; Sandra Favilli, ai quali è stato offerto un periodo di residenza creativa della durata di 20 giornate ciascuno, svolto tra gli spazi del Laboratorionove House e il Teatro della Limonaia di Sesto Fiorentino.
Tutte e tre le formazioni in residenza si sono dedicate alla ricerca, sviluppo e creazione di studi e progetti produttivi, organizzando il periodo di lavoro, con momenti di discussione con giovani attori e allievi attori e cittadinanza di riferimento e prove aperte.
I tre progetti di Residenza
- OVERLOAD di Teatro Sotterraneo
concept e regia di Teatro Sotterraneo
in scena Sara Bonaventura, Claudio Cirri, Lorenza Guerrini, Daniele Pennati
scrittura Daniele Villa
produzione Teatro Sotterraneo
Periodo di residenza: aprile – giugno 2016
Overload è un pezzo di teatro fisico che lavora sul concetto di interruzione, come gesto corporeo e accadimento della vita: l’uomo tende a vedere tutto i termini narrativi ma le storie non esistono in natura, esiste solo un lungo susseguirsi di crescite e crolli. In scena cerchiamo di studiare il meccanismo della rottura improvvisa, della deviazione dal percorso, dell’interruzione di qualcosa che sembrava destinato a durare. Attraverso azioni spezzate, scene che s’inceppano e rapidi accenni di qualcosa che sembra sul punto di procedere e invece non accadrà mai, lavoriamo sul rapporto scenico fra aspettativa e delusione, tentativo e fallimento, ascesa e caduta e in generale sulla sensazione che proviamo quando qualcosa, dai rapporti, ai momenti intensi, alla vita stessa, finisce anzitempo.
Overload si è concretizzato in un progetto produttivo presentato nelle seguenti piazze: Be Festival, Birmingham; Corral de comedias, Alcalá de Henares; Teatro de la Abadia, Madrid; Teatro Jesús Ibánez de Matauco, Vitoria; Arropaineko Arragua, Lekeitio; Teatro Gayarre, Pamplona.
[ cartella immagini OVERLOAD]
- CONFESSIONI di ZooTeatro – Silvia Franco
testo e regia di Silvia Franco
movimento scenico di Fabrizio Pezzoni
sound di Gea Brown
scena di Luca Baldini
produzione Zooteatro
Periodo di residenza: aprile – maggio 2016
Prova aperta: 6 luglio, ore 19:00 c/o Laboratorionove House
II tappa di Residenza - Armunia
La confessione è un atto di parola.
Un dipanarsi della propria vita davanti ai nostri occhi. Un gesto di estrema libertà.
È un dono laico, un sentire religioso, un momento narcisistico; un presentarsi nudi all’ascoltatore: innocenti e colpevoli.
È una resa dei conti; una dichiarazione di verità, una ricerca del senso dell’esistenza.
È il tentativo di ritrovare una condivisione, una vicinanza.
È un momento intimo che diventa un incontro con l’altro.
La confessione è il dubbio.
In scena una figura si affida alle parole per spogliarsi del proprio vissuto e raccontarsi assumendo identità sempre diverse.
La partenza è nelle CONFESSIONI di Sant’Agostino e ne IL REGNO di Emmanuel Carrère. Un uomo spogliato, che non teme più di mostrare la sua nuda intimità ed uno che racconta se stesso parlando di altri. Il racconto non può che essere vero, perché è stata scelta la forma più consona alla verità, la confessione appunto. La confessione si manifesta attraverso il mezzo che è finzione per eccellenza: il teatro.
L’azione scenica diventa atto di sottrazione; necessità di svuotarsi, di lasciarsi attraversare da vite diverse che testimoniano un vissuto che si dichiara vero. In questo modo l’attore diventa il tramite tra la confessione e la finzione.
CONFESSIONI si è concretizzato in un progetto spettacolare presentato nelle seguenti piazze: Armunia Festival INequilibrio - Castiglioncello.
[cartella immagini CONFESSIONI prova aperta]
- NON NIENTE, NESSUNA RISPOSTA di Sandra Favilli e Eva Viviana Di Giovanni
in scena: Eva Viviana Di Giovanni
regia di Sandra Favilli
Periodo di residenza: aprile – novembre 2016
Il progetto si avvita intorno alle parole del testo di Peter Handke, SAGGIO SU UNA GIORNATA RIUSCITA. L’indagine si muove tra l’incompletezza della parola e la ricerca di descrizione dell’astratto attraverso parole sempre più precise e puntuali.
Davanti all' approssimazione di comunicazione verbale e non verbale come riappropriarsi dell’importanza del piccolo, del fragile, dell’essenziale, del niente?
Un tentativo scenico all’interno del quale un corpo privo d’identità esiste esclusivamente come forma e necessità poetica. Uno spazio fisico percettivamente deformato dalle parole che si allineano tra saggio e poesia nel tentativo di far risuonare il silenzio del pensiero.
Il lavoro è stato realizzato da un duo che ha già lavorato insieme a svariati progetti in precedenza, ma che per la prima volta si trova a alimentare un percorso senza l’ausilio di altri soggetti.
NON NIENTE, NESSUNA RISPOSTA è in fase di conclusione sarà prevista una prova aperta al termine della residenza.
[cartella immagini NON NIENTE sessioni di lavoro]