Inizia l’annualità 2024 del progetto con il lavoro condiviso con Mophradat
A cavallo tra il vecchio e il nuovo anno sono iniziate le lunghe residenze di Live Works.
La prima quella in condivisione con Mophradat, di Mohamed-Ali Ltaief, il progetto di ricerca di Mohamed-Ali, intitolato “The Concretely WE: Voices from within the camp”.
Questo progetto esplora l’eredità degli archivi sonori nordafricani custoditi nel Berliner Phonogramm-Archiv e nell’Ethnologisches Museum di Berlino.
In particolare, l’artista ripercorre i primi archivi sonori fonografici commissionati e classificati negli anni ’10 del Novecento, oggi conservati nelle collezioni etnomusicologiche della Fondazione prussiana per il patrimonio culturale. Questi archivi includono registrazioni effettuate con i prigionieri della Prima Guerra Mondiale dalla Commissione Fonografica Tedesca.
Con questo progetto, l’artista si propone di esplorare i modi in cui la conoscenza sonora può resistere e narrare in modo controcorrente. L’obiettivo è riimmaginare l’archivio sonoro statico come uno spazio collettivo dinamico, pronto ad essere abitato e a ripristinarsi come luogo per l’ascolto profondo e la performance dal vivo.
Un viaggio affascinante nell’intreccio tra passato e presente attraverso la potenza delle voci e dei suoni nordafricani.
Da quest’anno Centrale Fies collabora con Mophradat e in questi giorni ospita in residenza Mohamed-Ali Ltaief, nuovo fellow di Live Works 2023/2024, entrato nella nuova crew con il grant di produzione delle Consortium Commission. Il suo lavoro sarà prodotto da Mophradat e co-prodotto da Centrale Fies e Kaaitheater (Brussels).
a cura di Barbara Boninsegna, Simone Frangi
e con Mackda Ghebremariam Tesfau’ e Justine Randolph Thompson per la Agitu Ideo Gudeta Fellowship
Guarda il video di Roberta Segata