Ottava edizione per la rassegna che incrocia le residenze artistiche di compagnie in elaborazione dei loro nuovi lavori con l’ospitalità di spettacoli con la danza contemporanea e il teatro fisico.
L’appuntamento è negli spazi interni ed esterni di Teatri di Vita a Bologna e nel quartiere, da domenica 2 a domenica 9 giugno.
Dopo un periodo di lavoro in residenza artistica, la rassegna si apre con la prima restituzione, domenica 2 giugno, quella del progetto di circo contemporaneo LLABYELLOV di Carlo Cerato, che è stato in residenza artistica a Teatri di Vita negli anni scorsi e giunge ora a conclusione: un lavoro di giocoleria, avvincente e ironico, che duplicherà la restituzione lunedì 3 giugno.
Martedì 4 e mercoledì 5 è in programma la restituzione del progetto Darkness & Liquid Matter de Il Cantiere, elaborato da Sara Marasso (coreografia, danza), Stefano Risso (composizione sonora), e Giulia Cannas (danza), con il supporto di Prod. Real/Pelágio di Lisbona: l’obiettivo è quello di una performance che si sviluppa tra la camminata urbana all’esterno e uno spazio interno buio.
Giovedì 6 e venerdì 7 Can Bagnato presenta uno studio del suo nuovo lavoro Diva all’Opera, vincitore del bando CURA: un progetto di residenza artistica di clown musicale e teatro di strada, ideato e interpretato da Valentina Musolino, che sarà accolto nel Parco dei Pini.
Sabato 8 e domenica 9 le resiDANZE di primavera si concludono con Sara Vilardo che presenta la restituzione di Sirene, anche questo vincitore del bando CURA: una passeggiata performativa e sonora attraverso la città, che indaga sul concetto contemporaneo di “nostos”.
Sempre sabato 8 si terrà anche la terza edizione della Residenza dello spettatore che vede alcuni spettatori e spettatrici confrontarsi in una giornata non stop sulla loro esperienza a teatro: un progetto sperimentale e innovativo proposto nell’ambito di Epifania delle residenze, programma triennale condiviso dai titolari di residenza dell’Emilia Romagna, che si è sviluppato in sette strutture coinvolgendo artisti, curatori e – appunto nel nostro caso – spettatori e spettatrici.
Accanto alle restituzioni delle quattro residenze artistiche, la rassegna comprende anche un’inaugurazione con la Festa della Repubblica, e ospitalità di spettacoli già compiuti: Matteotti non è una via, nuova produzione di Teatri di Vita; Il mondo altrove: una storia notturna di Nicola Galli; Voodoo di Masque Teatro; My lonely lovely tale di Nicola Cisternino; e Quintetto di Marco Chenevier.