In Residenza l’autrice e attrice Tiziana Francesca Vaccaro
La Residenza è nata tramite la selezione dalla rete delle residenze e nello specifico in collaborazione con l’Associazione “Qui e Ora Residenza Teatrale.” L’Associaizone nasce nel 2007 nella provincia di Bergamo. È costituita da artiste provenienti da esperienze diverse, ma accomunate da una stessa visione poetica. Qui e Ora opera in ambito nazionale e internazionale con produzione di spettacoli, con curatela di azioni di attraversamento di artisti in residenza, con organizzazione di rassegne, con azioni di arte partecipata, con formazione e curatela di laboratori. Qui e Ora è riconosciuta dal 2018 dal Ministero della Cultura come “Impresa di produzione di teatro di innovazione”.
Tiziana Francesca Vaccaro, classe 1984, catanese di origine, vive e lavora a Milano. Autrice poliedrica e attrice teatrale, diplomata all’Accademia d’Arte Drammatica Umberto Spadaro del Teatro Stabile di Catania, con Laurea in Scienze per la Comunicazione Internazionale all’Università degli Studi di Catania e Master di Teatro Sociale e di Comunità all’Università di Torino.
Autrice e attrice in Terra di Rosa - vite di Rosa Balistreri, in tournée in Italia e in Europa e vincitore di diversi premi nazionali, divenuto in seguito la drammaturgia a fumetti Terra di Rosa - vite di uno spettacolo. Lo spettacolo è stato vincitore del: premio di pubblico e giuria Calandra 2019, premio del pubblico Ermo Colle 2018, Rassegna Stazioni d'emergenza 2017 IX edizione – Napoli, concorso TeatrOfficina 2016 per compagnie e artisti emergenti – Settimo M. (MI), Menzione speciale all'interpretazione al festival TAGAD'OFF 2016 - festival della nuova drammaturgia lombarda – Cassano d’Adda (MI). E ancora nello spettacolo “Sindrome Italia. O delle Vite Sospese”, nato da una riflessione sulla migrazione femminile proveniente dall’Est Europa, di cui è disponibile anche la graphic novel Sindrome Italia e Storia delle nostre badanti, in collaborazione con la fumettista Elena Mistrello, per Becco Giallo Editore. Sindrome Italia ha ricevuto il premio della critica Ermo Colle 2022 –Parma, il secondo posto al premio Premio Ipazia per la Drammaturgia 2019 – Genova e vincitore per la sezione drammaturgia – Teatro Donna della XVI edizione del Concorso Europeo per il Teatro e la Drammaturgia Tragos con il sostegno del Comune di Milano. È sceneggiatrice del film-documentario Careseekers in cerca di cura, diretto da Teresa Sala, produzione Smk Factory, al cinema da ottobre 2023.
È conduttrice di laboratori teatrali per i quali collabora - tra gli altri - con Sciara ProgettiTeatro in Emilia Romagna e le realtà milanesi Teatro degli Incontri e Qui e Ora Residenza Teatrale, quest’ultima attiva sul territorio della bergamasca e riconosciuta nel 2018 dal MIC come "impresa di produzione di teatro di innovazione”. È membro di C.Re.S.Co, rete di coordinamento delle realtà della scena contemporanea.
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“L’esperienza residenziale, lo stare in un luogo, attraversarlo, conoscere la comunità che lo abita, è da sempre per me occasione preziosa. Il mio teatro da autrice/attrice è un teatro d’indagine, racconta il contemporaneo, ciò che ci circonda, che ci riguarda. Parte dall’ascolto del ‘reale’, l’esperienza concreta delle singole persone, per raccogliere fonti, testi, interviste. Che diventano storie. Nei miei precedenti lavori, in particolar modo nell’ultimo, Sindrome Italia. O delle vite sospese, vincitore del bando TRAC ResidenzeTeatrali2019, grazie ad alcuni attraversamenti in residenza, ho avuto modo di nutrire il mio percorso in un tempo e un luogo dedicati solo alla creazione, lontani dal proprio quotidiano, per entrare ancora più a fondo nel lavoro, scoprirne le possibilità e allo stesso tempo i limiti. Inoltre, l’esperienza di tutoraggio durante il percorso residenziale è per me occasione per ampliare ancor di più gli orizzonti, creare nuove strade, fare spazio a nuove visioni.”
Tiziana Francesca Vaccaro
Il progetto in residenza: “ADOZIONE Vite a pezzi” di e con Tiziana Francesca Vaccaro
L’idea parte dallo studio del percorso adottivo, mai lineare, il più delle volte complesso, fatto di colloqui, osservazioni, valutazioni. E ancora accertamenti legali, sanitari, sociali e psicologici. Un processo invasivo, pressante e indagatorio, in cui ci si sente giudicati, sotto esame. Incapaci, incompleti, a pezzi. Alla ricerca di altri pezzi: i figli. Bambini orfani, abbandonati, riempiti di speranza: vedrai che presto avrai anche tu una mamma e un papà. Il lavoro si svilupperà sul campo, su tutto il territorio nazionale e consisterà in interviste, raccolta di storie, percorsi laboratoriali con adulti e ragazzi. Affinché il teatro possa farsi linguaggio portatore di complessità e affinché la selezione delle testimonianze, necessità dettata dalla stesura drammaturgica, possa avvalersi della ricchezza del materiale raccolto e non correre rischi di semplificazioni o stereotipi. La messa in scena si avvarrà della collaborazione con l’illustratrice e fumettista Elena Mistrello che dipingerà dal vivo con pennarelli ad acrilico. I disegni saranno essi stessi drammaturgia, racconteranno sostituendosi alle parole, o elevandole. Quelli di grosse dimensioni andranno a costruire la scena, appesi o per terra, altri di carta strappati, stropicciati, tagliati, altri ancora su pvc saranno poi cancellati con spugna e acqua. Un altro livello narrativo sarà dato da proiezioni contro proiezioni di animazioni corte precedentemente disegnate e montate dall’illustratrice. Le proiezioni, ove possibile, si sovrapporranno ai disegni sulla scena, così come al corpo dell’attrice, interagendo e dialogando tra loro. La scelta del live painting è dettata dal desiderio di creare sincronia temporale tra realizzazione grafica e performance.
Durante la residenza, si cercheranno di raggiungere due macro-obiettivi: portare a termine il lavoro di ricerca sviluppando la stesura drammaturgica, da un lato, e affinare la relazione tra immagine e parola nella messinscena, d’altro lato. Verrà dato spazio a un training fisico e vocale. Si lavorerà molto con la musica e i suoni che il sound designer nel frattempo avrà composto ad hoc, si darà poi spazio alle improvvisazioni partendo dal materiale testuale e visivo raccolto e realizzato fino a quel momento dalle due artiste. Parte della giornata sarà dedicata in parte alla scrittura (di ciò che è stato eventualmente prodotto), in parte alla stesura dei disegni, alla ricerca di diverse modalità di creazione e sperimentazione, nell’ottica di trovare sincronia tra realizzazione grafica e performance, sintonia tra disegni, musica e parole.
La collaboratrice del progetto è l’illustratrice e fumettista Elena Mistrello. Vive e lavora tra Monza e Lissone come illustratrice e fumettista. Dopo la formazione in Pittura presso l’Accademia di Brera, partecipa ad alcuni progetti in Italia e all’estero inerenti il disegno e le arti murali. Nel 2018 frequenta il corso di illustrazione editoriale presso il CFP BAUER di Milano. Ha pubblicato Milano, fermata Isola per Graphic News (2015), il libro per l’infanzia Un gatto nella mangiatoia per Edizioni Terrasanta (2016) Taras, l’atleta di Taranto per Hazard Edizioni e Gazzetta del Mezzogiorno (2018), Emmy Noether per STORMI (2019), un fumetto breve per l’antologia Quartieri edita da Beccogiallo (2019). Ha collaborato con diverse riviste e case editrici tra cui il Messaggero di Sant’Antonio, la rivista Tracce Urbane dell’Università Sapienza, Jacobin, QCode Magazine, Eris Edizioni ed altre. Ha collaborato con Tiziana Vaccaro per le illustrazioni, locandina e la drammaturgia a fumetti di Terra di Rosa e successivamente per Sindrome Italia, storia delle nostre badanti edito da Beccogiallo e vincitore al TCBF come “Miglior sceneggiatura” ed a Napoli Comicon come “Miglior opera prima” (2022), il fumetto vince anche il premio “Bookciaklegge” (2022) all’interno delle Giornate degli autori, Biennale del Cinema di Venezia. Da tempo si occupa di autoproduzioni, nel Settembre 2023 pubblica “Tracciato Palestina, racconto di viaggio in Cisgiordania” e nel 2021 pubblica il primo capitolo di Lungomare all’interno del progetto Gorgo di Matteo Contin. Per diversi anni ha lavorato con associazioni e scuole proponendo laboratori di fumetto e serigrafia.
Verranno organizzati incontri a scuola con la presenza del tutor per incentivare lo sviluppo del progetto attraverso le storie e i racconti degli studenti e delle studentesse.
A conclusione della Residenza verrà realizzata una restituzione finale sabato 11 novembre, ore 19 presso il Teatro Comunale di Salisano (RI), ingresso gratuito.
Il tutor del progetto è Ferdinando Vaselli. Ferdinando Vaselli ha scritto numerosi spettacoli, tra cui 50lire (vincitore del premio E.M. Salerno per la drammaturgia europea); ha pubblicato per Sinnos il testo Soprailcielodisanbasilio; ha pubblicato inoltre i luoghi del presente (antologia di drammaturghi
curata dalla casa editrice la Mongolfiera); ha partecipato al progetto Crisi presso il teatro Valle con F. Paravidino; ha scritto una serie di testi sui quartieri di Roma in collaborazione con il teatro Quarticciolo,
con carrozzerie Not e con il teatro Studio Uno, che partono da un percorso legato alle interviste; fa parte di NDN (network nuova drammaturgia) che si occupa della promozione della nuova drammaturgia. Attore, regista e drammaturgo nonché uno dei due direttori artistici della Residenza Multidisciplinare della Bassa Sabina, durante questo periodo residenziale fornirà il proprio supporto tecnico per cercare di soddisfare le necessità di lavoro dell’artista in Residenza, stimolandone la creatività attraverso un confronto sulle possibili soluzioni di allestimento. Le azioni di sostegno ed accompagnamento artistico
saranno: racconto sullo stato dei lavori da parte della compagnia; analizzare gli obiettivi che la compagnia si prefigge di raggiungere durante la residenza; confrontarsi con la compagnia sul percorso di scrittura scenico e sui linguaggi usati in relazione allo spettacolo analizzandolo all’inizio, alla metà e alla fine; mettere in relazione il territorio (centri anziani e residenza protetta) con gli artisti.
“Soprailcielodisanbasilio” sarà lo spettacolo che il tutor Ferdinando Vaselli porterà in scena in occasione della restituzione finale dell’artista in residenza. “Lo spettacolo “Soprailcielodisanbasilio” è nato dallo stimolo ricevuto da questi incontri che si è espresso nel desiderio di raccontare la storia di una generazione (la cosiddetta “seconda generazione”) nata e cresciuta in Italia in bilico tra tradizione e perdita di identità, tra voglia di sentirsi accettati e consapevolezza di sentirsi diversi. Su questo argomento abbiamo registrato bambini e maestri e il risultato è il racconto di un anno di scuola nella periferia romana, dal primo giorno alla promozione al passaggio alle scuole superiori, visto attraverso lo sguardo di un ragazzino figlio di migranti bosniaci. Insieme a lui un gruppo di bambini attraversano la città come se fosse un luogo di echi di storie della tradizione popolare fatto di personaggi caricaturali, comici e tragici allo stesso tempo, eccessivi come sono i bambini. Lo spettacolo è divertente, racconta la realtà della periferia romana senza dimenticare l’aspetto fantastico; soprailcielodisanbasilio è un luogo popolato di cuochi pantagruelici che fanno i lavapiatti, calciatori che volano sopra il cielo di S. Basilio che lanciano palloni che bucano reti, papà che dicono una sola frase in italiano, lingue mozzate come gli antichi egizi, bambini razzisti, solitari autodistruttivi geniali e diabolici.”
Simone Nebbia sarà il giornalista teatrale di riferimento per il progetto residenziale e monitorerà gli incontri aperti a spettatori che vogliano sentirsi parte integrante di un lavoro residenziale in stretta collaborazione con il processo creativo della Residenza. Critico teatrale, ha una formazione interamente letteraria. Animatore del quotidiano di informazione teatrale online www.teatroecritica.net, collabora con Radio Onda Rossa e ha fatto parte della redazione de I Quaderni del Teatro di Roma, periodico mensile diretto da Attilio Scarpellini. Nel 2013 è co-autore del volume Il declino del teatro di regia (Editoria & Spettacolo, di Franco Cordelli, a cura di Andrea Cortellessa) e collaboratore della rivista Orlando (Giulio Perrone Editore) diretta da Paolo Di Paolo. Ha collaborato con il programma di Rai Scuola Terza Pagina. Uscito a dicembre 2013 per l’editore Titivillus il volume Teatro Studio Krypton. Trent’anni di solitudine. I suoi testi sono apparsi su numerosi periodici e raccolte saggistiche. Simone Nebbia collabora con il progetto “Spettatori Attivi” della Residenza Multidisciplinare della Bassa Sabina dal 2018.