"La paura mangia l'anima: Epilogo" - Fassbinder al Teatro La Fenice
Dal 4 al 9 ottobre ad Arsoli
Dal ๐ฐ al ๐ต ๐ผ๐๐๐ผ๐ฏ๐ฟ๐ฒ ๐ฑ๐ฎ๐น๐น๐ฒ ๐ญ๐ณ.๐ฏ๐ฌ al ๐ง๐ฒ๐ฎ๐๐ฟ๐ผ ๐๐ฎ ๐๐ฒ๐ป๐ถ๐ฐ๐ฒ ๐ฑ๐ถ ๐๐ฟ๐๐ผ๐น๐ถ nellโambito del progetto PERIFERIE ARTISTICHE - Centro di Residenza Multidisciplinare Regione Lazio si svolgerร un ๐๐๐๐ข๐ฅ๐๐ง๐ข๐ฅ๐๐ข ๐๐ฒ๐ฎ๐๐ฟ๐ฎ๐น๐ฒ ๐ฎ๐ฝ๐ฒ๐ฟ๐๐ผ ๐ฎ ๐๐๐๐๐ถ ๐ถ ๐ฐ๐ถ๐๐๐ฎ๐ฑ๐ถ๐ป๐ถ finalizzato alla co-realizzazione dello spettacolo ๐๐ ๐ฃ๐๐จ๐ฅ๐ ๐ ๐๐ก๐๐๐ ๐โ๐๐ก๐๐ ๐: ๐๐ฝ๐ถ๐น๐ผ๐ด๐ผ di ๐.๐ ๐๐ข๐ด๐ด๐ฃ๐ช๐ฏ๐ฅ๐ฆ๐ณ che aprirร la ๐๐ต๐ข๐จ๐ช๐ฐ๐ฏ๐ฆ ๐ช๐ฏ๐ท๐ฆ๐ณ๐ฏ๐ข๐ญ๐ฆ 2022 del Teatro La Fenice di Arsoli il 9 ottobre alle 21.00
Il regista ๐๐น๐ฏ๐ฒ๐ฟ๐๐ผ ๐๐ผ๐ฟ๐๐๐๐๐ถ, con la collaborazione degli interpreti principali ๐๐ฎ๐๐ฒ๐ฟ๐ถ๐ป๐ฎ ๐๐ฎ๐๐ถ๐ป๐ถ, ๐ช๐ฎ๐ฒ๐น ๐๐ฎ๐ฏ๐ถ๐ฏ ๐ฒ ๐ ๐ฎ๐๐ฟ๐ผ ๐ฆ๐ถ๐น๐๐ฒ๐๐๐ฟ๐ถ๐ป๐ถ struttura un lavoro di co-creazione con gli allievi della scuola del teatro La Fenice (SpettATTori) e degli abitanti del territorio della Valle dellโAniene che andranno a costituire in scena il Coro di cittadini che reagirร agli avvenimenti scenici.
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๐ฃ๐ฒ๐ฟ ๐ถ๐๐ฐ๐ฟ๐ถ๐๐ถ๐ผ๐ป๐ถ inviare richiesta con breve mail di presentazione con oggetto LABORATORIO FASSBINDER a : prenotazioni@settimocielo.net
Tassa dโiscrizione: 10 euro
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Nel corso del 2021 il laboratorio si รจ svolto con grande successo ad Arsoli dove il gruppo SpettATTori ha preso parte alla messa in scena della prima parte del testo. Nel 2022 il laboratorio concluderร il suo percorso guidando i partecipanti attraverso una operazione co-creativa, allo scioglimento dei nodi e allโepilogo della vicenda. Unโesperienza coinvolgente e di grande spessore a fianco di attori professionisti e sotto la guida di un regista esperto, che avvicina il pubblico alle dinamiche interne dello spettacolo dal vivo, affrontando con la graffiante scrittura di Fassbinder, il tema dell'emarginazione, del razzismo e della precarietร . Unโimportante momento che unisce teatro e socialitร , un fare teatro che sโinnesta in una comunitร e che cerca, attraverso il linguaggio della scena, di ricreare quel collante comunitario che nel contesto storico e culturale che stiamo vivendo sembra essere perduto.
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Dal 2021 Laboratori Permanenti in collaborazione con Theater Rotwelsch di Stoccarda, lavora al progetto La paura mangia lโanima di Rainer Werner Fassbinder, elaborazione teatrale dal film โAngstessenSeeleaufโ (1973) presentandolo per la prima volta nei teatri italiani. La traduzione e la regia sono affidate ad Alberto Fortuzzi, gli interpreti principali sono Caterina Casini, Wael Habib; il resto del cast รจ costruito con attori del territorio, allievi della scuola dei teatri ospitanti e dai cittadini interessati dei luoghi di volta in volta coinvolti.
Il progetto รจ stato in residenza a Sansepolcro (Ar) a maggio e agosto 2021, a Officine Caos di Torino a luglio 2021, con Diesis Teatrango presso il Teatro Comunale di Bucine (Ar) settembre/ottobre 2021 e con SettimoCielo presso il Teatro La Fenice di Arsoli (Rm) ottobre 2021.
A luglio 2022 La paura mangia lโanima รจ stato ospite al Festival Internazionale di Teatro ANFASSE di Marrakech.
โLa paura mangia lโanimaโ (o, letteralmente, โPaura mangiare tutta animaโ) รจ intesa come una tragedia: due protagonisti e un coro, recitazione scarna, realistica, la lezione di Brecht irrinunciabile.
Fassbinder scrive โLa paura mangia l'animaโ subito dopo l'attentato alla rappresentanza israeliana da parte del gruppo terrorista palestinese Settembre nero durante le Olimpiadi di Monaco di Baviera del 1972.
Il valore dell'intuizione del regista tedesco non risiede solo nellโaver smascherato lโipocrisia tedesca di quel tempo, ma nellโaver saputo raccontare come sia nato quello che possiamo oggi definire post-razzismo. Il post-razzismo, non solo tedesco ma europeo, fenomeno sociale purtroppo ancora attuale, trova le proprie ragioni in luoghi sociali ben definiti, semplici bar o โ come ci mostra Fassbinder โ su una rampa di scale dove un gruppo di donne delle pulizie, nei pochi minuti di pausa loro concessi, accusa tramite stereotipi e luoghi comuni ciรฒ che considerano diverso, elevandolo a causa โ ed effetto โ della loro condizione precaria.
Ma nel tempo del coronavirus un altro tema di eccezionale attualitร fa capolino tra le righe del testo, ed รจ il tema della distanza โ distanziamento sociale, si direbbe oggi. Ali ed Emmi, lui extracomunitario, lei donna non piรน giovane e comunque molto piรน anziana di lui, sono due persone che, secondo una legge sociale non scritta ma โsacrosantaโ, dovrebbero tenersi a distanza. Invece i due si incontrano, si cercano, si amano, si sposano addirittura, annullando โ contro tutti i tabรน - la distanza che la societร vorrebbe imporre loro. La societร , i bravi cittadini, non rimangono a guardare, reagiscono. E lo fanno con la distanza, unica difesa immunitaria per la sola societร che sembra loro possibile: una societร impaurita, incapace di accettare i diversi. Li giudicano, li evitano, fanno di tutto per espellere questi due esseri umani cosรฌ diversi, virus refrattari alla normalitร , mettendo in atto una difesa immunitaria cosรฌ forte che potrebbe causare la morte stessa della societร โdemocraticaโ, che sembrano voler difendere. Il trauma del diverso viene superato solo nel momento in cui la convenienza โprende il posto del ribrezzoโ, come dice uno dei personaggi.
Riproponiamo la sceneggiatura di โLa paura mangia lโanimaโ come testo teatrale piรน che mai attuale, monito โ come il film - a una societร deviata dalla paura, societร nella quale โ come dice il titolo โ la paura si nutre dell'anima stessa fino a divorarla.