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Dies Irae. La nuova opera di Gloria Dorliguzzo approda all’Arboreto
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L’artista Gloria Dorliguzzo è approdata all’Arboreto – Teatro Dimora per comporre, insieme alle donne che parteciperanno ai suoi laboratori, il Dies Irae. Concerto per donne e martelli, un concerto performativo per martelli e incudini che nasce da una ricerca intorno alla compositrice novecentesca Galina Ustvolskaya (1919-2006), soprannominata “Donna col Martello”, incarnazione vivente della Resistenza.

Durante il laboratorio, le partecipanti apprenderanno una coreografia strutturata che rimarrà aperta alle possibilità dell’incontro, facendo esperienza della partitura musicale originale. Con la guida del maestro di musica Gianluca Feccia, andranno a creare una partitura nella partitura con contrappunti timbrici e gestuali tanto in linea quanto in contrapposizione con la composizione stessa. 

Allo stato di natura seguono potere e persecuzione; la violenza rimane onnipresente attraverso la storia del genere umano. La violenza crea caos e l’ordine coercitivo crea violenza. Nell’essere umano il corpo è lo strumento; l’oggetto è l’arma con cui creare il suo ideale. Il ritmo dei metalli sul legno e i suoni amplificati dei martelli daranno vita ad azioni, spostamenti e gesti che alludono a un rituale misterioso, in un’idea di intima liberazione dai poteri omologanti.

Giovedì 21 novembre, alle ore 20.00, il Dies Irae verrà presentato al pubblico in una prova aperta come restituzione finale del lavoro svolto durante i laboratori. Dopo lo spettacolo, sarà possibile entrare in dialogo con l’artista e i suoi collaboratori in un incontro curato da Francesca Giuliani nell’ambito di Il Pane Quotidiano. Moltiplicazione degli sguardi. Un momento di convivialità con buffet offerto concluderà la serata. L’ingresso è a contributo libero; si consiglia la prenotazione a info@arboreto.org / 331.9191041.

 

Nota biografica
Gloria Dorliguzzo si è avvicinata alla danza a partire dalle arti marziali che ancora pratica nell’arte della spada, Hoky Ryu. Gli incontri con Yoshito Ohono, Malù Airaldo, Adriana Boriello e Claudia Castellucci hanno fortemente determinato la sua ricerca sulle espressioni corporee. Come performer ha collaborato con coreografi e registi internazionali quali: Nikos Lagousakos, Cindy Van Acker, Crysanthi Badeka, Ariella Vidach, Giselle Vienne. Dal 2018 collabora come performer e coreografa con Romeo Castellucci curando le corografie di Il Terzo Reich, Pavane für Prometheus per il Beethoven Festival, Senza Titolo e Domani. Coreografa MA Mysetry 11, nuova creazione di Romeo Castellucci appositamente progettata per la città di Elefsina, Capitale della cultura 2023 e importante sito archeologico.
La sua indagine coniuga plasticità e ritmo compositivo con una particolare attenzione per le arti visive. Dal 2019 come autrice debutta con Folk Tales al Festival di Santarcangelo. Nominato al Budapest FilmFest e al Tokyo film Fest, vince con Skin/Out il Barcelona FilmFest e l’Holland Cinedans come miglior film sperimentale. Debutta nel 2023 con Dies Irae, un concerto/spettacolo per donne e martelli sulle musiche di Galina Ustvolkaya. Per il Festival Eutopia, presenta la sua installazione e performance Nynphenproject. Il nuovo lavoro, Myein, in collaborazione con il sound e video artist Riccardo Santalucia, ha debuttato al Reiefestival Brugges 2023.
Pubblicato il 13 Novembre 2024, da er.arboreto