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FONDO fa tappa a L’arboreto – Teatro Dimora di Mondaino con Ogni creatura è un popolo
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Oggi inizia presso il Teatro Dimora di Mondaino la residenza creativa di Giorgiomaria Cornelio con Danilo Maglio e Giulia Pigliapoco (GRANDI MAGAZZINI CRIMINALI), selezionatə e sostenutə da FONDO – network per la creatività emergente, un progetto coordinato da Santarcangelo Festival in collaborazione con 15 partner italiani, tra cui L’arboreto – Teatro Dimora, dedicato allo sviluppo produttivo di artiste e artisti emergenti, che ha l’obiettivo di sostenere le fasi di ricerca di progetti performativi con lunghi tempi di creazione.

Da dicembre 2024 Giorgiomaria, Danilo e Giulia portano avanti una ricerca che origina dal tema del difetto e che comporrà, attraverso residenze artistiche, masterclass e momenti di confronto con la comunità e altri artisti, il nuovo spettacolo Ogni creatura è un popolo.

Venerdì 9 maggio alle ore 21.00 presso il Teatro Dimora sarà possibile assistere a una prova aperta che mostrerà una tappa delle ricerche in corso d’opera, al termine della quale Francesca Giuliani guiderà un momento di dialogo e confronto aperto (info e prenotazioni: info@arboreto.org / 331.9191041).

Che fare con l’eredità degli aguzzini? Che ne è delle vite negate ed estinte, dei segni aberranti e mostruosi? Esplorando questi e altri interrogativi, la performance ci farà immergere tra i fumi di un’antica fornace delle campagne marchigiane che, insieme ai mattoni, si dice abbia prodotto devianze, stranezze sessuali e stortura.

La serata si aprirà alle ore 20.00 con l’inaugurazione della mostra Sedimenti. Esplorazioni di tracce sommerse che L’altro Mare ha allestito nel foyer del teatro.

 


OGNI CREATURA È UN POPOLO
da un’idea di Giorgiomaria Cornelio
un progetto di Giorgiomaria Cornelio, Danilo Maglio e Giulia Pigliapoco (GRANDI MAGAZZINI CRIMINALI)
regia di Giorgiomaria Cornelio e Danilo Maglio
scrittura di scena Giorgiomaria Cornelio
con Linda Baldantoni, Giorgiomaria Cornelio, Andrea Giannoni e Giulia Pigliapoco
scienza del suono Enrico Bordoni
vesti Mavranyma
segno Giuditta Chiaraluce
cura della produzione Giulia Pigliapoco
Selezionato da FONDO Network per la creatività emergente
Produzione MARCHE TEATRO
Con il sostegno di Congerie
Si dice che i fumi di una fornace di mattoni nella campagna marchigiana fossero tossici; si dice che questa tossicità abbia prodotto devianze, stranezze sessuali, stortura. Invece che essere scartati, proprio i mattoni della fornace vengono fatti transitare altrove, e diventano il lotto – di terra, di scena, di guerra – dove indagare il nostro rapporto con la tossicità. Che fare con l’eredità degli aguzzini? Che ne è delle vite negate ed estinte, dei segni aberranti e mostruosi?
Partendo da queste interrogazioni, Ogni creatura è un popolo diventa racconto dell’epoca impura, magazzino criminale di vecchie scorie spettacolari, confronto con la colpa dell’eredità e insieme riflessione sulla scena “occupata”, sul pezzo di terra che è sempre posto del re, sull’uso in guerra delle filosofie di liberazione – di ciò che credevamo ci avrebbe liberato, e che invece il pensare dopo Gaza ci costringe a rivedere da capo. Capsule del massacro, indagine sui meccanismi di produzione, asta aperta dove tutto è in vendita. Non una via fuga, ma una via attraverso l’impuro. There is no safe space.
FONDO
un network per la creatività emergente
un progetto coordinato da Santarcangelo dei Teatri e realizzato con AMAT Associazione Marchigiana Attività Teatrali, Centrale Fies, Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale, Fondazione Fabbrica Europa per le arti contemporanee, Fondazione I Teatri – Reggio Emilia, Fuorimargine / Centro di produzione della danza in Sardegna, L’arboreto – Teatro Dimora di Mondaino | Centro di Residenza Emilia-Romagna, Lavanderia a Vapore / Fondazione Piemonte dal Vivo, OperaEstate Festival Veneto / CSC Centro per la Scena Contemporanea, Ravenna Teatro, SCARTI Centro di Produzione Teatrale d’Innovazione della Liguria, Teatro Stabile dell’Umbria, Triennale Milano Teatro

SEDIMENTI – Esplorazioni di tracce sommerse
In questo tempo di risveglio della natura L’altro mare ha risposto al richiamo del Teatro Dimora di Mondaino, dando vita a un dialogo inedito tra due realtà geograficamente distanti ma profondamente connesse: la costa e l’entroterra.
Il desiderio era quello di costruire un racconto capace di unire questi due microcosmi, solo in apparenza separati, ma in realtà attraversati da relazioni sotterranee — storiche, idrografiche, immaginative.
A guidare questo percorso, il Torrente Tavollo: un filo d’acqua che incontra il Mare Adriatico tra Cattolica e Gabicce, alla foce, e da lì risale le colline fino al Monte Zaccarelli, dove sgorga la sorgente. Una traiettoria al contrario, che segue il richiamo del bosco, dove l’acqua conserva memorie antiche, millenarie, di un tempo in cui tutto era sommerso e Mondaino era ancora fondale marino.
​L’altro mare nasce come un collettivo di persone unite dal desiderio di esplorare e di reinterpretare il rapporto tra l’uomo, la natura e il territorio. Attraverso un approccio antropologico l’associazione invita il pubblico a vivere esperienze artistiche e riflessive che superano il confine della stagione balneare, proponendo il mare come uno spazio di ascolto e di autenticità verso se stessi e l’altro.

 

Pubblicato il 28 Aprile 2025, da er.arboreto