Fragmenti, esito pubblico della residenza artistica di Vinka Delgado Segurado in scena martedì 15 ottobre al teatro Cavallera di Carloforte nell’ambito del progetto Rizomi, curato da Simonetta Pusceddu
Il progetto Fragmenti dell’artista Vinka Delgado Segurado e la collaborazione artistica tecnica e il lighting design di Diego Hernando, con il tutoraggio del regista e drammaturgo Roberto Magro. ha avuto luogo nella prima metà del mese di ottobre, nelle grotte Isola dell’isola di San Pietro | Carloforte | Sardegna, , a suggestionare, con le loro profondità e tagli di luce, aperto alla visione del pubblico il 15 ottobre presso il Teatro Cavallera di Carloforte con la collaborazione in scena di Lupa Maimone e Riccardo Serra.
Dare rilievo allo spazio vuoto genera domande, approda agli strati più nascosti del subconscio, dove si accumulano pensieri e ricordi e dove la luce penetra a malapena, come nelle profondità di una grotta. Le creature che abitano questo luogo sono cresciute e si sono evolute in modo diverso dalle altre, adattandosi alle loro condizioni. L’estetica cerca l’esaltazione dell’irrazionale, il gusto per il decadente, la malinconia e l’angoscia esistenziale: l’essere umano è sospeso tra i propri limiti e l’infinito. In tutto ciò, il circo è lo strumento per sfumare i limiti del movimento corporeo ordinario; marionette e maschere aiutano l’esplorazione, la deformazione e la disintegrazione del corporeo.
Recensione
Giulia Clarkson – Dare la vita. E darsi alla vita. E poi osservarsi, ricrearsi, scomporsi e ricomporsi nell’affetto, nella distruzione violenta, nella metamorfosi continua che modella e determina con il proprio gesto poetico e per effetto della mano altrui – ma che forse ci appartiene, perché attori siamo sempre, anche inconsciamente, persino nolenti.
Fragmenti, la performance di Vinka Delgado Segurado, aperta a un pubblico arrivato più numeroso del previsto martedì 15 ottobre, al teatro Cavallera di Carloforte, sull’Isola di San Pietro in Sardegna, ha lasciato il segno.
Nel suo divenire all’interno della residenza artistica Rizomi, curata da Tersicorea di Simonetta Pusceddu, Fragmenti ha rivelato subito l’ironia graffiante dell’inatteso.
Si è plasmata a partire dalle rocce aguzze del nord dell’Isola, in quel luogo lunare che è Nasca, ricco di piscine naturali e falesie. E si è raffinata all’interno del teatro, dove dal buio e dalle penombre, i giochi di luci e le proiezioni hanno definito i dettagli e squartato lo spazio.
In gioco è un corpo di donna che stupisce, si deforma e riproduce senza sosta.
Al centro di una scena molto più grande, un palo cinese, colonna vertebrale su cui tutto poggia, a sostenere – ma anche a far crollare – un essere al confine dell’umano, tra i propri limiti e l’infinito.
Sono i volti nascosti uno sotto l’altro, le mille personalità che si fanno e disfano, amano e odiano. In questo, la forza della performance: i frammenti del sé che ognuno può riconoscere sulla scena.
L’esplorazione della giovane ed esplosiva artista spagnola, danzatrice, circense e autrice delle marionette e maschere attorno a cui si è velata e rivelata la performance, è stata condotta con il tutoraggio del regista e drammaturgo Roberto Magro e la collaborazione artistica tecnica e il lighting design di Diego Hernando.
L’iniziativa, sostenuta da Regione Sardegna, Ministero della Cultura, Fondazione di Sardegna e Comune di Carloforte, con la collaborazione logistico-organizzativa dell’Associazione Botti Du Shcoggiu è parte dei Progetti per l’insediamento e sviluppo delle residenze “Artisti nei Territori”, triennio 2022-2024, prevista dall’Intesa Stato-Regioni.
pubblicato su: https://www.b-hop.it/bin/sullisola-di-san-pietro-i-fragmenti-che-parlano-al-pubblico/